Si è tenuta oggi, presso le Commissioni Cultura e Ambiente della Camera dei Deputati, una nuova audizione della Lega Nazionale Dilettanti, rappresentata per l’occasione dal Segretario Generale Massimo Ciaccolini e dal consigliere federale Maria Rita Acciardi. L’appuntamento, dedicato allo schema di decreto legislativo recante misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza, per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi, ha permesso per la prima volta alla LND di essere ascoltata su questi argomenti. L’occasione è servita per ribadire la funzione sociale rappresentata dal calcio dilettantistico e giovanile e della necessità, non più rinviabile, di ottenere interventi pubblici per il rilancio dell’impiantistica sportiva su base locale, tenendo particolarmente in conto come l’attività delle Società affiliate alla LND sia espressione reale, ricca e variegata del territorio italiano, dai grandi centri ai piccoli borghi, rispecchiandone fedelmente le sue peculiarità ed eccellenze. Dalla possibilità di fare sport in sicurezza e in strutture moderne, efficienti e funzionali – ha sottolineato la LND – dipende anche lo sviluppo armonico delle comunità di riferimento di ogni singolo club che, già prima dell’emergenza da Covid-19, assolveva in luogo di altri istituti la funzione di sana occupazione del tempo libero attraverso la pratica sportiva.
Si è tenuta ieri, presso le Commissioni Cultura e Lavoro della Camera dei Deputati, l’audizione della Lega Nazionale Dilettanti dedicata ai Decreti Legislativi di riforma dello Sport. La LND, rappresentata dal Segretario Generale Massimo Ciaccolini e dal Responsabile dell’Ufficio Giuridico Lucio Giacomardo, hanno in primo luogo ribadito la contrarietà del mondo del calcio dilettantistico in ordine all’abolizione del vincolo sportivo, nei termini previsti dal provvedimento in discussione, nonché al regime riservato anche alle Società dilettantistiche e giovanili per quanto attiene la disciplina dei contratti di lavoro sportivo.
In sede di audizione è stato evidenziato che l’abolizione del vincolo, così come ipotizzata, rappresenta una grave minaccia per l’attività delle stesse Società ed Associazioni sportive, che non potrebbero così programmare la partecipazione ai campionati nonché procedere adeguatamente con la valorizzazione dei giovani.
Per quanto riguarda gli ipotizzati contratti di lavoro sportivo, è stato sottolineato come la stragrande maggioranza dei club della Lega Nazionale Dilettanti si regga sul volontariato e che, pertanto, il sistema individuato non sarebbe affatto sostenibile, comportando una maggiorazione dei costi e l’aumento degli adempimenti richiesti. Inoltre, secondo il contenuto del provvedimento legislativo, risulterebbe applicabile anche al mondo dilettantistico una disciplina che attualmente caratterizza il professionismo, laddove il vincolo di tesseramento finisce per coincidere con la durata del contratto economico.
“Per la prima volta siamo stati ascoltati su questi temi che sono di importanza vitale per l’esistenza del nostro movimento – ha commentato il Presidente Cosimo Sibilia – ringrazio i componenti delle Commissioni parlamentari per la disponibilità dimostrata e per l’apertura al confronto. Si tratta di un altro passo che certifica l’impegno della Lega Dilettanti in un percorso politico-istituzionale intrapreso per tutelare le Società dilettantistiche e giovanili che rappresentano le fondamenta del sistema sportivo italiano”.
La Lega Nazionale Dilettanti si è comunque riservata di produrre alle Commissioni un documento con le indicazioni circa le proposte di riforma del testo all’esame del Parlamento.