Il 16 marzo 2022 è una giornata storica per il calcio a 5 italiano: parte il doppio tesseramento calcio/futsal è realtà. Il Consiglio Federale della FIGC ha ufficializzato l’introduzione, a partire dal 1° luglio 2022, di quanto previsto dall’allegato 7 del “FIFA Regulation Status and transfer of players”: di fatto, all’interno delle NOIF, sarà previsto lo status di calciatore di calcio a 11 e giocatore di calcio a 5. Con la modifica delle NOIF, ogni giocatore/giocatrice di calcio a 5 avrà un suo curriculum differente da quello del calcio a 11. Nasce così l’archivio di tesserati di calcio a 5. Sarà quindi possibile tesserarsi contemporaneamente per una società di calcio a 5 e una diversa di calcio a 11 per tutti gli atleti dilettanti, con i meccanismi di vincolo e svincolo che saranno definiti per ciascuna attività, agendo distintamente.
Si tratta di un programma epocale, risultato di un percorso condiviso dalla FIGC e dall’Associazione Italiana Arbitri, che riguarda ragazzi e ragazze dal 14° al 17° anno di età
Prende il via il progetto del “Doppio Tesseramento”, un programma epocale studiato per permettere ai giovani calciatori di arbitrare e che rappresenta il risultato di un percorso condiviso dalla FIGC e dall’Associazione Italiana Arbitri. Il progetto prevede la possibilità per ragazze e ragazzi, dal 14° e fino al compimento del 17° anno di età, di diventare arbitri di calcio, continuando anche a giocare nelle rispettive società sportive, cosa fino ad oggi preclusa. Il calciatore che vuole essere anche arbitro, in questa fascia di età, può infatti frequentare il corso arbitri pur rimanendo tesserato per una società di Settore Giovanile e Scolastico e/o Lega Nazionale Dilettanti.
Tutti gli interessati possono compilare l’apposito form presente al seguente indirizzo: https://www.aia-figc.it/diventarbitro/ per essere contattato dalla Sezione più vicina alla propria residenza (elenco Sezioni: https://www.aia-figc.it/associazione/sezioni/ ).
Una volta superato il corso, l’unica preclusione per l’arbitro/calciatore sarà quella di non poter dirigere gare relative ai gironi delle competizioni in cui sia presente la società per la quale è tesserato quale calciatore.
Quello del “Doppio Tesseramento” era uno degli obiettivi fissati come prioritari da parte del Presidente dell’AIA Alfredo Trentalange, del Vicepresidente Duccio Baglioni e di tutto il Comitato Nazionale.
Fonte: FIGC