Gravina: “Una conquista di civiltà”
L’assemblea dei club di Serie A Femminile ha raggiunto l’intesa con AIC e AIAC: via libera al documento in cui sono sanciti i diritti e i doveri delle parti in causa. La FIGC diventa ufficialmente la prima federazione italiana ad attuare questa svolta epocale. Mantovani: “Una giornata storica da vivere e da celebrare tutti insieme”
La data che segnerà una svolta epocale per il calcio femminile e per tutto lo sport italiano è dietro l’angolo e grazie all’impegno profuso dalla Federazione con il sostegno di club, AIC e AIAC a partire da domani si concretizzerà il passaggio al professionismo del massimo campionato femminile. Il 1° luglio 2022 sarà ricordato come il giorno che rivoluziona la storia del movimento, premiando i sacrifici delle calciatrici che, dopo tante battaglie e una lunga attesa, vedono finalmente riconosciuti i propri diritti.
“Domani celebriamo un grande giorno per il calcio femminile e per tutto lo sport italiano – dichiara il presidente Gabriele Gravina – il debutto del professionismo rappresenta una conquista di civiltà che farà bene al Paese intero. Grazie alla Federcalcio, alla Divisione, ai Club e alle calciatrici abbiamo compiuto, tutti insieme, un passo decisivo nel proiettare il nostro sistema in una dimensione più equa e internazionale. Il percorso di sviluppo comunque deve essere ancora accompagnato con interventi mirati, auspico di trovare sempre al nostro fianco il Governo e il Parlamento, come peraltro è già avvenuto nella prima fase, per consolidare questa svolta e radicarla nella cultura nazionale”.
Oggi l’assemblea dei club di Serie A Femminile ha definito l’accordo collettivo – che avrà durata triennale – insieme a calciatrici e tecnici, dando il via libera al documento che disciplina il rapporto di lavoro dal punto di vista economico e normativo tra società e tesserati. Un passaggio formale che, a poco più di due anni dall’avvio dell’iter, spiana la strada al cambio di status delle calciatrici del massimo campionato femminile, che d’ora in poi potranno contare su uno stipendio minimo garantito e su tutele riconosciute, come l’assicurazione, la maternità e la pensione.
La FIGC, quindi, diventa ufficialmente la prima Federazione italiana ad attuare questo passaggio, che completa un percorso di riforme che in questi anni ha permesso la crescita del movimento, insieme a nuovi diritti ad atlete e lavoratrici sportive.
“Siamo consapevoli del grande lavoro che dovrà ancora essere svolto per poter raggiungere una sostenibilità nel tempo per il nostro sistema, ma credo che domani, 1° luglio 2022, sarà una giornata storica da vivere e da celebrare tutti insieme – queste le parole del presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani – il dialogo e il confronto hanno dato vita oggi a un documento condiviso che ci permette di guardare al professionismo nello sport femminile con ottimi presupposti”.